La filosofia e’ concettualmente quella di fare ascoltare solo il suono registrato, eliminando per quanto possibile le frequenze spurie insite sia nella registrazione sia nell’ambiente. Bisogna quindi concentrarsi sul collocare le varie stone ideate da Cereda nei punti giusti, quali cavi di segnale e di potenza ottimizzando via via le operazioni. La strada per l’ottimizzazione non deve essere veloce, ma lenta e costante, scoprendo via via i miglioramenti apportati. Indispensabile secondo me iniziare dai Mat da installare sia sul cd sia sul giradischi. Poi I Kube sono il secondo passo per una vera rivelazione della filosofia nuova di ascolto. Seguono le mini Stones, la Jiva e le Stones da collocare a biscotto sui diffusori. Almeno questa è la strada da me percorsa. Fondamentale poi sono i cavi di segnale. Io ho installato un cavo fono Sublima, lo Yasoda4 che ha letteralmente stravolto in positivo il suono del mio set up analogico!
Il percorso intrapreso da questa nuova filosofia di ascolto e’ in definitiva:
Maggiore definizione timbrica
Naturalezza aumentata
Profondità di immagine
Rilassatezza assoluta all’ascolto
Impressione di essere presenti all’evento dal vivo.
Emergono suoni mai sentiti
Gli strumenti sono ben identificabili pur se rimangono in un tutt’uno come dal vivo.
L’immagine sonora diventa ampia, tangibile, credibile!
Devo dire una fruizione del suono riprodotto che non avrei mai pensato di raggiungere!
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