Testina Sakura MC

2024/08/02

Dopo una lunga riflessione e una lunga serie di esitazioni ho deciso di cambiare la testina del mio impianto. Nel mio locale della mia associazione culturale, The Music Loft, ho una sala d’ascolto dove i soci possono ascoltare i dischi che ho in esposizione. Avevo una testina della Sublima, una Denon 103 modificata da Alex Cereda, che mi aveva dato grande soddisfazione ma che, dopo 7 anni di utilizzo, cominciava a mostrare i segni dell’etá. Così sono tornato da Alex che nel frattempo aveva sviluppato una nuova testina, di nuova concezione, che oltre le modifiche apportate da Alex, si faceva notare per un elegante guscio di ulivo bicentenario con accordatura magneto meccanica una novità assoluta! La mia priorità era quella di avere un suono che riproducesse fedelmente la timbrica originale degli strumenti e che mettesse in evidenza la distanza prospettica tra gli stessi.

A livello di costi cercavo qualcosa che avesse un costo “abbordabile”, se paragonato a quello delle testina di fascia medio alta. L’ascolto di prova l’ho effettuato utilizzando vari dischi, di genere diverso cercando di verificare la duttilità della testina. Pike’s Peak del vibrafonista Dave Pike è un disco “difficile” da riprodurre. In BesMe Mucho, il suono del vibrafono sul canale destro nasconde gli appoggi del pianoforte di Bill Evans situato sul canale sinistro che di fatto si palesa solamente al momento dell’assolo. Con la nuova testina, invece, il flebile fraseggio del pianoforte è chiaramente distinguibile e il dialogo tra i due strumentisti si palesa. Il piacere dell’ascolto è massimo.

Il secondo disco è l’Holberg Suite di Grieg diretta da Willi Boskovski. Il turbinoso inizio del brano con il pieno orchestrale, le violente arcate dei contrabbassi e il dolce pizzicato dei violini è risultato emozionante. In particolare le arcate dei contrabbassi si distinguono chiaramente, al di sotto dei violini e il dettaglio è tale da evidenziare l’attacco con la risonanza della nota che giunge un attimo dopo che l’archetto tocca la corda. I diversi piani orchestrali sono chiaramente distinguibili e l'orecchio può scegliere liberamente quale sezione orchestrale.

Il terzo disco di prova è stato Gaucho deli Steely Dan, uno degli album la cui resa acustica è leggendaria. La scelta è stata motivata per “mettere” in crisi la testina. Spesso mi è capitato di essere soddisfatto dall’ascolto di musica acustica e di rimanere insoddisfatto della performance sull’elettrico. Il brano scelto è stato Hey Nineteen. Nonostante conosca il brano alla perfezione, l’impressione è stata quella di ascoltare la canzone “realmente” per la prima volta. Ho potuto godere di una miriade di dettagli, che non avevo mai notato in precedenza e che arricchiscono e rendono ancora più sfiziosi brano. La trasparenza degli strumenti è massima così come lo è definizione delle voci di soprano, contralto, tenore e controtenore in The Second Booke of Songs di John Dowland nell’edizione de L’Oyseau Lyre. Le linee melodiche del canto sono perfettamente distinguibili ma l’esile delicatezza dell’accompagnamento del liuto non ne viene penalizzato.

Tirando le somme il mio impianto ha sperimentato un tremendo upgrade utilizzando la duttile testina Sublima. La sua precisione e delicatezza mi ha fatto venire alla mente l’armonia dei ciliegi in fiore nei giardini giapponesi, per cui mi sono permesso di suggerire ad Alex il nome di Sakura, per la sua creazione.

Marco Giorgi - The Music Loft

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Sakura MC Cartridge 

After a long reflection and a long series of hesitations I decided to change the cartridge of my system. In my local cultural association, The Music Loft, I have a listening room where members can listen to the records I have on display. I had a Sublima cartridge, a Denon 103 modified by Alex Cereda, which had given me great satisfaction but which, after 7 years of use, was starting to show signs of age. So I returned to Alex who in the meantime had developed a new head, of a new concept, which in addition to the modifications made by Alex, stood out for its elegant bicentenary olive shell with magneto-mechanical tuning, an absolute novelty! My priority was to have a sound that faithfully reproduced the original timbre of the instruments and highlighted the perspective distance between them.

In terms of price, I was looking for something that had an "affordable" cost, compared to that of medium-high range cartridges. I carried out the listening test using various records of different genres, trying to verify the ductility of the cartridge. Pike's Peak by vibraphonist Dave Pike is a "difficult" record to play. In BesMe Mucho, the sound of the vibraphone on the right channel hides the supports of Bill Evans' piano located on the left channel which in fact only reveals itself when the solo starts. With the new cartridge, however, the faint phrasing of the piano is clearly distinguishable and the dialogue between the two instrumentalists becomes clear. The pleasure of listening is at a peak.

The second disc is Grieg's Holberg Suite conducted by Willi Boskovski. The whirlwind beginning of the piece with its full orchestra, the violent arches of the double basses and the sweet pizzicato of the violins was thrilling. In particular, the arches of the double basses are clearly distinguishable below the violins and the detail is such as to highlight the attack with the resonance of the note that arrives a moment after the bow touches the string. The different orchestral levels are clearly distinguishable and the ear can freely choose among the orchestral sections.

The third album to test was Gaucho by Steely Dan, one of the albums whose acoustic performance is legendary. The choice was made to really put the head to the test. It has often happened to me that I was satisfied by listening to acoustic music and remained dissatisfied with the performance of the electrical one. The song chosen was Hey Nineteen. Even though I know the song perfectly, it felt like I was "really" listening to the song for the first time. I was able to enjoy a myriad of details, which I had never noticed before and which enriched and made the song even more extravagant. The clearness of the instruments is at its best as is the definition of the soprano, contralto, tenor and countertenor voices in The Second Booke of Songs by John Dowland in the edition of L'Oyseau Lyre. The melodic lines of the song are perfectly distinguishable but the subtle delicacy of the accompanying lute is not penalized.

All things considered, my system experienced a tremendous upgrade using the adaptable Sublima cartridge.

Its precision and delicacy made me think of the harmony of cherry trees in bloom in Japanese gardens, so I took the liberty of suggesting to Alex the name Sakura for his creation.

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Marco Giorgi - The Music Loft